🧾 L’Agenzia delle Entrate può estendere i controlli fiscali anche ai familiari, conviventi e soci: lo dice la Cassazione
Attenzione ai conti correnti di familiari e conviventi: nell’ambito dei controlli fiscali, anche questi possono finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 13761/2025, che segna un importante precedente nella lotta all’evasione e all’elusione fiscale.
🔍 Controlli fiscali estesi: cosa prevede l’ordinanza
La Cassazione ha chiarito che, in presenza di indizi concreti di intestazioni fittizie o di capacità reddituale non giustificata, è legittimo per il Fisco estendere gli accertamenti patrimoniali non solo al contribuente, ma anche a:
- Familiari
- Conviventi
- Soci d’impresa
Il provvedimento nasce per contrastare fenomeni di elusione fiscale, dove i beni o le somme di denaro vengono intestati a terzi, spesso legati al contribuente da rapporti personali o economici, con lo scopo di sottrarli alla disponibilità ufficiale e aggirare i controlli dell’Erario.
📱 Notifiche digitali anche tramite App IO
Un ulteriore strumento messo in campo dal Fisco per rafforzare i controlli è l’uso della App IO, che dal 18 aprile 2025 consente di ricevere notifiche relative ad avvisi di accertamento, cartelle esattoriali e controlli fiscali direttamente sul proprio smartphone.
Questo sistema di notifica digitale rende più efficiente e tracciabile la comunicazione tra contribuente e amministrazione finanziaria.
⚠️ Quando scatta il sospetto del Fisco
La Cassazione ha evidenziato che tra gli elementi sintomatici che possono far scattare un controllo esteso ci sono:
- Movimenti bancari ingiustificati nei conti correnti dei familiari
- Acquisti di beni di valore non coerenti con i redditi dichiarati
- Utilizzo abituale di fondi intestati a terzi
In sostanza, la finta intestazione o la simulazione di una diversa disponibilità patrimoniale non protegge più chi tenta di sottrarsi ai doveri fiscali: il Fisco ha il diritto di indagare più a fondo, andando oltre il singolo contribuente.
🧩 Conclusioni
Con questa ordinanza, la Corte di Cassazione conferma la linea dura verso chi tenta di evadere il Fisco coinvolgendo terzi soggetti. È quindi fondamentale, per i contribuenti, prestare massima attenzione anche ai rapporti patrimoniali indiretti, e in caso di dubbi, affidarsi a un consulente fiscale per chiarire ogni posizione potenzialmente ambigua.
