💸 Criptovalute e dichiarazione dei redditi 2025: quello che (quasi) nessuno ti dice

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità nella tassazione delle criptovalute, modificando significativamente il panorama fiscale per i detentori di cripto-attività.

📉 Addio alla soglia di esenzione

Fino al 2024, le plusvalenze derivanti dalla cessione di criptovalute erano tassate solo se superavano la soglia di 2.000 euro. Dal 1° gennaio 2025, questa soglia è stata eliminata: tutte le plusvalenze, indipendentemente dall’importo, sono ora soggette a tassazione. 

📈 Aumento dell’aliquota fiscale

Per l’anno fiscale 2025, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze da cripto-attività rimane al 26%. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2026, l’aliquota aumenterà al 33%, rendendo più onerosa la tassazione per i contribuenti. 

🔄 Rivalutazione del valore delle criptovalute

La normativa offre la possibilità di rivalutare il valore delle criptovalute detenute al 1° gennaio 2025, pagando un’imposta sostitutiva del 18% sul valore rivalutato. Questa opzione consente di aggiornare il valore di carico delle cripto-attività, potenzialmente riducendo l’impatto fiscale su future plusvalenze. Il pagamento può essere effettuato in un massimo di tre rate annuali, con interessi del 3% annuo sulle rate successive alla prima. 

📝 Obblighi dichiarativi

I possessori di criptovalute devono dichiarare le cripto-attività nel quadro RW del modello Redditi, indipendentemente dal loro valore, per adempiere agli obblighi di monitoraggio fiscale. Inoltre, le plusvalenze realizzate devono essere indicate nel quadro RT del medesimo modello. 

🎯 Conclusione

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 rendono fondamentale una corretta gestione fiscale delle criptovalute.