Il corretto versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche rappresenta un obbligo fiscale che, se non rispettato, comporta l’applicazione di sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Con riferimento alle disposizioni vigenti nel 2025, è utile ricordare quali siano le conseguenze in caso di omesso, insufficiente o tardivo pagamento.

Le regole generali

Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 16/E/2015, paragrafo 7, il regime sanzionatorio varia a seconda delle modalità di assolvimento dell’imposta:

  • Imposta di bollo assolta tramite contrassegno
    La sanzione amministrativa va dal 100% al 500% dell’imposta dovuta (o della maggiore imposta, in caso di versamento insufficiente).
  • Imposta di bollo assolta con modalità diverse (es. pagamento tramite modello F24)
    In questo caso, si applica quanto previsto dall’art. 13 del D.Lgs. 471/1997. Dal 1° settembre 2024 la sanzione è pari al 25% dell’importo non versato.

Sanzioni ridotte in caso di ritardo

La normativa prevede attenuazioni delle sanzioni in caso di ritardo contenuto:

  • Versamento entro 90 giorni → la sanzione è ridotta alla metà.
  • Versamento entro 15 giorni dalla scadenza → la sanzione è ulteriormente ridotta a 1/15 per ogni giorno di ritardo, fermo restando il possibile utilizzo del ravvedimento operoso.

Le novità introdotte dal decreto Crescita

Sul tema è intervenuto anche il decreto Crescita, che ha introdotto una disciplina specifica per rendere più chiaro e rapido il recupero delle somme:

  • L’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente l’ammontare dell’imposta di bollo dovuta, gli interessi e la relativa sanzione.
  • La sanzione è ridotta a un terzo se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla comunicazione.
  • In caso di mancato pagamento entro il termine, la somma (comprensiva di imposta, interessi e sanzioni) viene iscritta a ruolo a titolo definitivo.

Conclusioni

Il rispetto delle scadenze per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche è fondamentale per evitare pesanti sanzioni. Grazie alle novità introdotte, il sistema di recupero risulta oggi più strutturato, con possibilità di riduzione delle sanzioni in caso di pagamento tempestivo dopo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.