Nuovi criteri di calcolo, obblighi di tracciabilità e principio di neutralità fiscale: cosa cambia

Il 2025 segna un anno di importanti novità in ambito fiscale, con l’introduzione di nuove regole che coinvolgono criteri di calcolo delle imposte, obblighi di tracciabilità dei pagamenti e un rafforzamento del principio di neutralità fiscale. Questi cambiamenti si inseriscono nel più ampio disegno di riforma volto a semplificare il sistema tributario, combattere l’evasione e garantire maggiore equità.

Nuovi criteri di calcolo delle imposte

I nuovi criteri di determinazione del reddito e delle imposte si basano su:

  • Parametri più aderenti alla realtà economica del contribuente, con indicatori settoriali e territoriali aggiornati;
  • Maggiore attenzione a flussi di cassa effettivi rispetto alla competenza economica, specie per professionisti e piccole imprese;
  • Introduzione di metodi semplificati per alcune categorie di contribuenti, per ridurre la complessità degli adempimenti.

Questo implica la necessità di aggiornare i software gestionali, ma anche una revisione delle politiche fiscali interne di imprese e studi.

Obblighi di tracciabilità estesi

A partire dal 1° luglio 2025, si estendono gli obblighi di tracciabilità per:

  • Pagamenti e compensazioni superiori a 500 euro (sia in ambito B2B che B2C);
  • Rimborsi e indennizzi in ambito fiscale e contrattuale;
  • Versamenti a professionisti, anche occasionali, da parte delle PA e delle imprese.

Le sanzioni per l’utilizzo di mezzi non tracciabili sono aumentate, e i controlli incrociati tramite fatturazione elettronica e sistema Tessera Sanitaria sono stati potenziati.

Neutralità fiscale rafforzata

Il principio di neutralità fiscale viene applicato con maggiore rigore, in particolare per:

  • Detrazione dell’IVA: maggiore allineamento tra diritto alla detrazione e momento di esigibilità dell’imposta;
  • Operazioni intra-UE: semplificazioni procedurali, ma obbligo di verifica sostanziale dei requisiti di esenzione;
  • Passaggi interni tra società dello stesso gruppo: più chiarezza sul trattamento fiscale neutro, con documentazione obbligatoria.

Il tutto per evitare distorsioni concorrenziali e doppie imposizioni o esenzioni indebite.

Altri aspetti rilevanti

  • Dichiarazioni precompilate: estese anche a soggetti IVA con obblighi ridotti in fase di accettazione;
  • Archiviazione digitale: diventa obbligatoria per molte tipologie di documenti fiscali a partire dal 2026;
  • Regime premiale per chi rispetta pienamente tracciabilità e criteri di trasparenza.

Conclusione

I cambiamenti in atto richiedono un adeguamento tecnico e culturale. È fondamentale che imprese, professionisti e consulenti si aggiornino costantemente per evitare sanzioni e sfruttare le nuove opportunità di semplificazione e premialità.

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