Dichiarazione IVA 2025: nuove sanzioni per omissioni e ritardi
Con la scadenza del termine per la presentazione delle dichiarazioni IVA 2025, entrano in vigore le nuove regole sanzionatorie introdotte dal Decreto-legge n. 87/2024. Le disposizioni riguardano omissioni, presentazioni tardive e dichiarazioni infedeli.
1. Dichiarazioni tardive (entro 90 giorni)
Le dichiarazioni inviate oltre il termine ordinario, ma entro 90 giorni (quindi entro il 29 luglio 2025), sono considerate valide a tutti gli effetti.
Tuttavia, si applica una sanzione fissa pari a 250 euro.
Questa violazione può essere regolarizzata con ravvedimento operoso (art. 13, lett. c), D.lgs. 472/1997), entro 90 giorni dalla scadenza, con una sanzione ridotta a un decimo, ovvero:
25 euro se sanata entro 29 luglio 2025.
2. Dichiarazioni omesse
Se la dichiarazione non viene presentata nemmeno entro i 90 giorni, si considera omessa e comporta una sanzione molto più severa:
- Sanzione pari al 120% dell’imposta dovuta
- Importo minimo: 250 euro
- Non è possibile applicare il ravvedimento operoso
3. Dichiarazioni infedeli
Anche le dichiarazioni infedeli (con dati non veritieri o incompleti) rientrano nel nuovo quadro sanzionatorio. Le sanzioni seguono quanto previsto dal D.lgs. 87/2024, e non godono delle riduzioni da ravvedimento in caso di omissione totale.