Approvato il Documento programmatico di Bilancio: in arrivo una manovra da 18 miliardi

Autore: Lucia Giampà

1. Via libera al Dpb e scadenze istituzionali

Nel pomeriggio di martedì 14 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento programmatico di Bilancio (Dpb), che dovrà essere trasmesso alla Commissione Europea entro il 15 ottobre.

L’esame parlamentare del testo della Legge di Bilancio 2026, tuttavia, slitta al prossimo Consiglio previsto per il 17 ottobre.

2. Dotazione finanziaria e fonti di finanziamento

La manovra prevista per il triennio 2026-2028 dispone di circa 18 miliardi di euro. Le risorse provengono in parte dalla rimodulazione del Pnrr, in parte da contributi straordinari di banche e assicurazioni, stimati attorno a 4,5 miliardi.

3. Riduzione fiscale e interventi sul reddito

Tra le misure centrali figura il taglio della seconda aliquota Irpef: prevista una riduzione dal 35% al 33% per redditi fino a 50.000 euro.

Viene confermata la proroga per il 2026 dei bonus edilizi con le stesse condizioni valide nel 2025; è prevista anche l’esclusione parziale del valore catastale della prima casa nel calcolo dell’Isee.

Per contrastare l’aumento del costo della vita, è previsto uno stanziamento di 2 miliardi di euro destinato all’adeguamento dei salari.

4. Sanità, pensioni e politiche sociali

Il rifinanziamento del sistema sanitario si basa su risorse già stanziate: oltre 5 miliardi per il 2026, 5,7 miliardi per il 2027 e quasi 7 miliardi per il 2028. A queste si affiancano ulteriori stanziamenti: 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo. (Fonte: comunicato del Consiglio dei Ministri) 

Sono altresì previste misure sull’età pensionabile in funzione dell’aspettativa di vita, secondo le linee indicate dal MEF.

5. Sostegno alle imprese

La manovra mira a stimolare la produzione di beni materiali attraverso una maggiorazione del costo di acquisizione ai fini dell’ammortamento, con uno stanziamento di 4 miliardi.

Risultano confermati, per l’intero triennio, i crediti d’imposta per le Zone Economiche Speciali (ZES) e le Zone Logistiche Semplificate (ZLS).

Viene prorogata fino al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax, e rifinanziata la misura “Nuova Sabatini”.

Tuttavia, Confindustria solleva critiche: il presidente Orsini sostiene che «manca la parola crescita», e avverte che da gennaio potrebbero terminare diversi incentivi per le imprese. 

6. Ruolo delle banche e contributi straordinari

L’Associazione Bancaria Italiana (Abi) ha approvato di continuare con contributi straordinari pluriennali per sostenere il bilancio dello Stato, finalizzati al rilancio economico e alla coesione sociale.

Inoltre, è prevista una misura tramite cui le banche anticiperanno il versamento di imposte nei due anni 2025-2026, per recuperare poi crediti negli anni successivi. 

7. Nuova definizione agevolata (“rottamazione quinquies”)

Verrà introdotta una versione “ridotta” della rottamazione quinquies, rivolta a una platea limitata di contribuenti: resterebbero esclusi, ad esempio, coloro che non hanno mai presentato dichiarazioni dei redditi.

8. Le dichiarazioni ufficiali e i nodi irrisolti

Il ministro Giorgetti ha ribadito che l’esame del testo integrale della Legge di Bilancio sarà compiuto il 17 ottobre, ma con l’approvazione del Dpb «sono già tratteggiate le principali misure».

Restano tuttavia temi aperti: in particolare la riduzione del carico fiscale per il ceto medio, la detassazione delle tredicesime e il rafforzamento del piano Transizione 5.0. 

Critici intervengono anche gli osservatori: secondo “Una manovra ben poco strutturale”, vengono rinforzate molte misure già previste, ma mancherebbe un disegno di crescita vero e proprio.