Il concordato preventivo biennale è una misura introdotta con il decreto legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21 febbraio 2024.

Questa procedura permette ai contribuenti di definire a priori la propria posizione debitoria con il Fisco per il reddito prodotto in relazione alla specifica attività esercitata, escludendo il comparto IVA.

Il concordato preventivo biennale prevede diversi step:
1. Un confronto iniziale con l’Agenzia delle Entrate basato sui dati disponibili.
2. La proposta da parte dell’Agenzia di un’ipotesi di reddito per i due anni successivi.
3. La determinazione preventiva della tassazione a cui il contribuente sarà soggetto.
4. La scelta del contribuente di accettare o meno la proposta di concordato.

L’articolo 6 del Concordato Preventivo Biennale stabilisce chi sono i destinatari di questa misura: si rivolge a coloro che sono titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni all’interno del territorio dello Stato.

I vantaggi del concordato preventivo biennale per le partite IVA sono molteplici:
1. Semplificazione: Il concordato preventivo biennale riduce la complessità e gli oneri dichiarativi per i contribuenti.
2. Certezza fiscale: Offre una maggiore certezza nella gestione delle proprie imposte, permettendo ai contribuenti di conoscere in anticipo l’ammontare delle tasse da pagare per i due anni successivi.
3. Evitare controlli fiscali: Durante i due anni del concordato, i contribuenti sono esonerati dai controlli fiscali, a meno che non emergano discrepanze significative.
4. Proroghe sui versamenti: Sono previste proroghe sui versamenti delle imposte, sia in acconto che in saldo.
5. Potenziale risparmio fiscale: In caso di reddito superiore rispetto agli anni in cui è stato fatto il calcolo, le somme eccedenti non saranno tassate.

Questo strumento è stato infatti pensato per facilitare la compliance fiscale e per aiutare i contribuenti a gestire meglio le proprie finanze, soprattutto in un contesto economico che può essere imprevedibile.

Il concordato preventivo biennale presenta diversi pro e contro che possono influenzare la decisione di un contribuente di aderire a questa misura. Ecco un riassunto dei principali vantaggi e svantaggi:
Vantaggi:
1. Maggiore tempo per la valutazione: I contribuenti hanno più tempo per valutare la proposta dell’Agenzia delle Entrate1.
2. Accesso senza voto ISA alto: Non è necessario avere un punteggio elevato negli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale per accedere all’istituto.
3. Estensione ai contribuenti in regime forfettario: Anche i contribuenti con regime forfettario possono concordare il reddito imponibile.
4. Certezza del reddito imponibile: Permette una pianificazione finanziaria più precisa, conoscendo l’importo esatto dovuto per le imposte dirette.
5. Benefici: Riduzione dei termini di accertamento e protezione dagli accertamenti analitico-induttivi se il maggior reddito non supera una certa soglia.

Svantaggi:
1. Rischio di sottovalutazione del reddito: Se il reddito effettivo è inferiore a quello concordato, il contribuente potrebbe pagare più tasse di quanto dovuto.
2. Impossibilità di modificare l’accordo: Una volta accettato il concordato, il contribuente è vincolato per due anni, senza possibilità di rinegoziare in caso di cambiamenti significativi.
3. Esclusione di alcuni contribuenti: Non tutti i titolari di Partita IVA possono accedere al concordato, in base a fatturato, residenza, affidabilità fiscale e assenza di debiti tributari.

È importante quindi valutare attentamente questi aspetti prima di decidere se aderire al concordato preventivo biennale.