🔍 Nuova interpretazione sul termine per la rivendita della prima casa: chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

Con la risposta n. 197 del 30 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate interviene con un’importante interpretazione estensiva riguardo il termine entro il quale è possibile rivendere l’abitazione acquistata con le agevolazioni “prima casa”, senza perdere i benefici fiscali, incluso il credito d’imposta.

✅ Estensione del termine a 2 anni per la rivendita dell’immobile

La novità principale è l’applicazione del termine di due anni per la rivendita della prima casa, già previsto dalla normativa, anche in riferimento:

  • Agli acquisti perfezionati a partire dal 1° gennaio 2025;
  • Agli acquisti la cui procedura risulti ancora pendente alla data del 31 dicembre 2024.

Questa interpretazione amplia la platea di contribuenti che potranno usufruire del maggior tempo a disposizione per vendere la prima casa senza incorrere nella decadenza dai benefici fiscali e senza dover restituire il credito d’imposta già fruito.

📌 Rilevanza per il credito d’imposta prima casa

Il termine biennale si applica anche al consolidamento del credito d’imposta utilizzato al momento del nuovo acquisto, il quale ha lo scopo di compensare l’imposizione indiretta (come imposta di registro o IVA) già sostenuta nel precedente atto di compravendita, ai sensi dell’art. 7 della legge n. 488/1998.

🎯 In sintesi:

  • Il termine per rivendere la prima casa passa a 2 anni;
  • Valido anche per chi ha acquistato entro il 2024 ma non ha ancora perfezionato l’operazione;
  • Nessuna perdita di agevolazioni se si rispetta il nuovo termine;
  • Benefici anche sul piano del credito d’imposta per il riacquisto.