Addio all’aggio nelle cartelle esattoriali dal 2022: scompaiono gli oneri di riscossione  e lo sconto per il contribuente è del 3% sul totale. L’Agenzia Entrate Riscossione ha infatti diffuso il modello delle nuove cartelle esattoriali secondo cui i contribuenti non dovranno più pagare ciò che un tempo si chiamava aggio e che da un paio di anni ha preso il nome “oneri di riscossione”.

Dalle nuove cartelle di pagamento scompaiono quindi le percentuali che fino ad oggi sono state dovute a titolo di compenso all’Esattore per la sua attività di riscossione: un compenso che in precedenza andava alle società commerciali (come Equitalia SpA) ma che oggi, con la trasformazione in ente pubblico, non ha più motivo di esistere.

Nella nuova cartella, quindi, già dal totale somme da pagare sparisce la voce degli oneri di riscossione attualmente pari al 3% e sulla parte degli importi spettanti al concessionario, compaiono solo i diritti di notifica.

La riforma è immediatamente operativa ma non ha valore retroattivo. Quindi l’azzeramento dell’aggio parte solo per i carichi affidati ad Agenzia Entrate Riscossione, dai vari enti creditori, a partire dal 1° gennaio 2022.

Non cambierà nulla, invece, nell’ambito delle spese di notifica e delle spese sia per misure cautelari (come fermi e ipoteche) sia per quelle esecutive (come i pignoramenti). Questi importi continueranno ad essere a carico del debitore.