L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento, datato 6 marzo 2023, riferito all’articolo 1, commi 634-636, legge 23 dicembre 2014, n. 190, con l’obiettivo di promuovere l’adempimento spontaneo dei contribuenti che non hanno rispettato i termini di trasmissione fissati per fattura elettronica e corrispettivi telematici.

In caso di ritardo sui termini previsti, i soggetti passivi IVA ricevono la segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. A questo punto si prospettano due possibilità: fornire nuovi elementi all’ente oppure mettersi in regola, anche beneficiando dalla tregua fiscale. In questo secondo caso è necessario agire entro la scadenza del 31 marzo 2023.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate trasmette al domicilio digitale dei contribuenti una comunicazione che segnala l’anomalia, invitandoli ad accedere alla loro situazione attraverso l’area riservata del portale AdE per consultare i dettagli degli invii tardivi all’interno del Cassetto fiscale, alla voce Fatture e Corrispettivi.

A questo punto, se il contribuente ritiene che l’anomalia segnalata è corretta può regolarizzare la propria posizione versando, entro il 31 marzo 2023, una somma pari a 200 euro per il periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni oppure versando, entro la stessa data, un diciottesimo delle sanzioni previste per la mancata o tardiva emissione della fattura e per l’omessa o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri, qualora le violazioni abbiano inciso sulla dichiarazione annuale.

Altrimenti è possibile regolarizzare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso.