Versamento prima rata IMU entro il 16 giugno non versato, nessun problema, infatti è possibile pagare anche in ritardo con sanzione ridotta.
Ecco come procedere  per rientrare in bonis nei confronti con l’Ente inpositore.

Ravvedimento operoso

E’ in vogore sin dal 1997 l’istituto del ravvedimento (articolo 13 del Dlgs 472/1997) che consente di  regolarizzazione spontaneamente le imposte omesse o versate in misura insufficiente e altre irregolarità fiscali, beneficiando di una riduzione delle sanzioni, a patto che la violazione non sia già stata constatata e notificata formalmente dagli uffici preposti.

Come versare le imposte omesse:

Il versamente dovrà essere effettuato utilizzando il modello F24, inserendo ovviamente i codici del tributo, i codici di sanzioni ed interessi, calcolati con il ravvedimento.

  • l ravvedimento sprint (regolarizzazione entro 14 giorni dalla scadenza) comporta una maggiorazione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo rispetto alla scadenza del 16 giugno.
  • Successivamente scatta il ravvedimento breve (dal 15esimo al 30esimo giorno), con maggiorazione fissa dell’1,5%.
  • Oltre il mese di ritardo (ravvedimento intermedio) la multa sale all’1,67% e si può applicare fino al 90esimo giorno dalla scadenza.
  • Chi non riesce a regolarizzarsi entro questa data, ha un anno di tempo per il ravvedimento lungo (entro la scadenza per la dichiarazione dell’anno successivo), con sanzione pari al 3,75%.
  • Chi avesse del tutto omesso il pagamento IMU dovrà effettuare il versamento entro i termini della prossima dichiarazione. Attenzione trascorso il termine di questa scadenza, non sarà più possibile utilizzare il ravvedimento e si pagherà una sanzione paria 30%. Alla sanzioni vanno sempre aggiunti gli interessi legali.