In arrivo novità anche per le tasse sulla casa: nella bozza della Manovra di Bilancio 2020, infatti, l’Imu sarà accorpata alla Tasi. L’aliquota di base è fissata all’8,6 per mille, in aumento rispetto all’attuale 7,6 per mille. La legge, però, lascia ai sindaci la facoltà di elevare l’aliquota fino al 10,6 per mille.

Poi, nel 2020, l’aliquota potrà essere alzata fino all’11,4 per mille, secondo quello che verrà stabilito nei consigli comunali che, con apposite delibere, voteranno le aliquote da applicare. I Comuni stessi potranno concordare di azzerare l’aliquota, decisione applicabile anche su ville, castelli e abitazioni di pregio, che pagano l’imposta anche in caso di prima casa.

E a tal proposito, per la prima casa resta confermata l’esenzione totale dell’IMU, tranne per i possessori di abitazioni di lusso. Questi ultimi pagheranno un’aliquota pari al 5 per mille, che i Comuni potrebbero aumentare fino al 6 per mille. Per chi affitta la seconda casa, viene confermato lo sconto del 25% se ricorre al canone concordato. Confermate anche le scadenze per i pagamenti della tassa, il 16 giugno e il 16 dicembre.

Al momento si tratta di una bozza, per cui ancora nulla è certo e confermato, visto che la Legge di Bilancio arriverà nei prossimi giorni in Parlamento, dove maggioranza e opposizione si confronteranno e voteranno i rispettivi emendamenti.

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