Il decreto Agosto è stato convertito in legge: la Camera lo ha approvato in via definitiva lasciando inalterato il testo già passato al Senato. La legge di conversione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 13 ottobre scorso ed è entrata in vigore proprio ieri. Tante le conferme ma anche le novità: cassa integrazione, smart working, decontribuzioni per imprese, bonus e divieto di licenziamenti.

Tra le conferme la cassa integrazione Covid-19 per un massimo di 18 settimane complessive, la proroga del divieto di licenziamento fino al 31 dicembre 2020 e la decontribuzione per le assunzioni stabili e per chi non ricorre alla cassa integrazione.

La cassa integrazione è prevista anche per i professionisti dello sport con retribuzioni lorde non superiori a 50.000 euro, ai dipendenti del settore mensa e pulizia e agli operai agricoli.

Per quanto riguarda la decontribuzione, per le aziende vengono riconfermate alcune misure: previsto uno sgravio del 30% sui contributi previdenziali per le aziende del Sud, per tutti i contratti di lavoro nuovi o preesistenti, a tempo determinato o indeterminato.

Il periodo dell’agevolazione è compreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2020, poi successivamente, la decontribuzione consisterà in uno sgravio del 30% fino al 2025, del 20% fino al 2027, e del 10% fino al 2029.

Rimane invariato il bonus assunzioni 2020, di cui possono usufruire i datori di lavoro per assunzioni a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2020. Una misura che prevede l’esonero dai contributi previdenziali per i primi sei mesi di assunzione: il limite massimo è di 8.060 euro l’anno e sono esclusi i contributi dovuti all’INAIL.

Mentre il divieto di licenziamento fino al 31 dicembre 2020 riguarda i datori di lavoro che non abbiano fruito totalmente dell’integrazione salariale e dell’esonero dei versamenti dei contributi previdenziali, delle procedure di licenziamento collettivo e per giustificato motivo oggettivo.

Per cui i licenziamenti sono permessi soltanto per la cessazione definitiva dell’attività, per fallimento oppure per accordo collettivo aziendale, stipulato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale.

Tra le altre misure c’è anche il potenziamento del fondo nuove competenze, che permette di dedicare parte dell’orario di lavoro alla formazione.

Fino al 31 dicembre 2020 è previsto lo smart working per i lavoratori fragili, anche con mansioni diverse dall’ordinario. Inoltre è previsto il congedo (o lavoro agile) per i genitori con un figlio di età inferiore a 14 anni in quarantena, dopo un contagio a scuola o nello sport, in piscina o altre strutture pubbliche o private.

Fino a fine anno, se non è possibile adottare lo smart working il genitore può richiedere un periodo di congedo per astenersi in tutto o in parte dall’attività lavorativa e l’indennità riconosciuta è pari al 50% della retribuzione.