La Corte dei Conti, sulla base dei numeri forniti dall’Agenzia delle Entrate, nella sua relazione sul rendiconto generale dello Stato 2021, ha analizzato i numeri sugli accertamenti inviati ai contribuenti. Sempre meno accertamenti sintetici, come il redditometro o altro tipo come tudi di settore/Isa e indagini finanziarie, sono stati verificati negli ultimi anni con soli 322 atti emessi.

In calo anche le indagini finanziarie con 2458 soggetti controllati, così come per l’attività di verifica derivante dall’applicazione degli studi di settore e gli Isa con 216 accertamenti eseguiti.

I dati però non verranno persi, anzi, con l’uso dell’applicativo Ve.R.A. utile ad incrociare le informazioni comunicate dagli operatori finanziari all’Archivio dei rapporti finanziari e dell’Anagrafe tributaria, si dovrebbe consentire all’Agenzia delle Entrrate di indicare l’attività di controllo verso quelle posizioni giudicate a maggiore rischio di evasione

La Corte dei Conti, nel suo documento evidenzia che l’attività dell’Agenzia delle Entrate, negli ultimi anni, ha puntato maggiormente alla compliance, piuttosto che concentrarsi su strumenti meno performanti ed in dirittura di arrivo, come il redditometro che è appena andato in pensione.

La compliance, invece, è uno strumento che permette ai contribuenti la possibilità di regolarizzare in autonomia la propria posizione fiscale, attraverso il ravvedimento operoso, velocizzando nello stesso tempo gli incassi per il fisco , il quale, peraltro verrà agevolato nella sua attività di controllo, visto che sono i contribuenti stessi ad inviare la propria posizione.